Gaspare Marziano, La città che sale

 

  1. Cemento armato, h 230 x 590 x 300 cm.

18° Concorso “Scultura da Vivere”, 2014, tema: “Crisi/Sviluppo”.

Accademia di Belle Arti di Carrara.

Ubicazione scultura: Cuneo, via Bongioanni, ang. Via Mons. Riberi, Parco “La Pinetina”.

 

L’opera, costruita come una visione paradossale, pare sfidare le certezze e forse provocare anche un po’ chi la osserva. Lo scultore, come un sovversivo del quotidiano, che trasforma l’ordinario in straordinario, presenta cinque corpi umani distesi a terra sui quali si erge un enorme muro. La scultura nasce su ispirazione  del celebre dipinto futurista di Umberto Boccioni, La città che sale (1911), emblema di un epoca in cui la parola “dinamismo” era affiancata spesso a quella di “sviluppo” di una società nuova. Al contrario, la scultura  basata su un assoluta staticità degli elementi, intende riflettere sul binomio “crisi/sviluppo” che caratterizza l’epoca attuale. Seppure il concetto di “crisi” ha spesso un’accezione positiva in quanto produce un movimento e di conseguenza un cambiamento, tuttavia è un movimento che rischia di esaurirsi nella sua stessa dinamica di realizzazione. Un dinamismo frenetico, opprimente come un muro elevato in altezza e potenza, che sovrasta l’identità dei singoli.

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